venerdì 20 giugno 2008

IL PASSATO DAVANTI LE SPALLE

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La mia macchina sembra essere reduce da un rally. Ma non lo è. La vedi infangata come mai lo è stata finora (nonostante sia stata vittima/autrice delle più maldestre avventure) ma il motivo del suo stato non è dato dalla partecipazione ad una gara rallystica (sport che comunque mi attrae alquanto). Il fatto è che da circa un mese la strada provinciale Ortona-Tollo, lungo i quali bordi io abito da circa 28 anni, è stata chiusa per effettuare una sorta di potenziamento della linea fognaria e così, essendo essa l'unica via asfaltata che posso usare (come altre migliaia di persone) per ricongiungermi con la sempre beneodiata metropoli pescarese, sono costretto a percorrere con la suddetta auto sentieri maldestri e sterrati, conditi da pozzanghere sempreverdi, percorsi che ero solito percorrere negli anni della mia adolescenza, quando tutto doveva scorrere per forza su due ruote. Inizialmente questo disagio doveva perdurare per circa una settimana ma a tutt'oggi, dopo circa un mese, la situazione rimane ancora la stessa e, sebbene ami questi percorsi vintage, persino il mio livello di decenza alquanto basso mi impedisce, o meglio, mi dissidua continuamente dal guidare un ammasso di ferro e fango. Oggi un'articolo sul Messaggero Abruzzo mi svela l'arcano motivo di un simile ritardo nei lavori: durante questi procedimenti per la messa a punto della rete fognaria è stato scoperto, alla profondità di circa 3 metri, un dispositivo esplosivo composto da 13 bombe da aereo da 100 libbre ciascuno, 2 mine anticarro e da un pacco d'innesto di tritolo dotato di miccia di grandezza di circa mezzo metro cubo! Gentile concessione di una guerra che ha fatto assumere al territorio ortonese un importante, tragico ruolo per il controllo dell'Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. A cosa serviva questa sorta di megabomba? Semplice, a far crollare la collina dove vivevano centinaia di persone (e dove vivo io oggi) per bloccare la sede stradale e la linea ferroviaria sottostante. Assurdo. Più ci ripenso, e più ciò che è successo e che poteva ancora succedere mi pare assurdo. Per decenni ci sono state famiglie che vivevano con 'sta roba sotto il culo. Assurdo. E' il passato che ci rincorre, un monito che serve a ricordarci che anche noi siamo stati vittime in prima persona di una guerra che ci ha ucciso, e ci ha portato a cercare lidi più tranquilli al di fuori della nostra nazione. E' inutile scappare perchè quello che è successo è ancora dormiente sotto i nostri culi, nella memoria dei nostri anziani, e basta un colpo di vanga per ritirarlo fuori. Inutile crederci migliori di altri quando ormai si sta bene. Perchè siamo ancora attori (protagonisti e non) di una vergogna inspiegabile. Il passato, come spilli sotto le ascelle, ogni tanto torna per ricordarci ciò che siamo e ciò che è già successo. Sarà bene continuare a ricordare. Perchè dobbiamo farlo. Non posso immaginare come e dove sarei io oggi se quelle mine fossero espose. E, sebbene sforzi la mia immaginazione, non ci riesco.

Sarebbe interessante dare un'occhiata al sito del museo MUBA a Ortona. Sarebbe ancora più interessante andarci di persona.

2 commenti:

Alice ha detto...

io romantica!!!!
guanciotte for president!!!!

baci dal tuo sharpei

bakela ha detto...

why diabete?

ciao fabius