venerdì 11 luglio 2008

IL CERVELLO E LO STOMACO

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La manifestazione in Piazza Navona è stata molto criticata per gli interventi dei vari Travaglio, Grillo e Guzzanti. Queste critiche sono piovute tutte dal mondo politico, che hanno definito i loro interventi 'volgari e fantasiosi'. Penso che le critiche possano essere ritenute giuste dal punto di vista politico, cioè da quei nostri (vostri) rappresentanti che adempiono (dovrebbero, almeno) alle funzioni alle quali sono stati demandati da noi (voi) usando un organo del corpo umano: il cervello. Giusto. Ma non penso che quella manifestazione abbia mai avuto un alcunchè di politico, nè perlomeno di partitico. Penso infatti che in quell'occasione l'organo che abbia preso il sopravvento non sia stato il cervello, ma lo stomaco. Su quel palco infatti sono state vomitate parole, sentimenti, accuse, idee di quella parte d'Italia stufa di tutta la mediocrità, la vergogna, l'incapacità di migliorare della nostra nazione e dei suoi rappresentanti, senza guardare in faccia il Papa, il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio (futuro Presidente della Repubblica). E' lo stomaco che vomita perchè ormai stanco, disilluso, che getta l'ultimo grido pieno di bile cercando di svegliare tutti dal terpore in cui si sono immersi, un gridare "Per favore, svegliamoci, perchè poi è troppo tardi" con le lacrime agli occhi. I toni usati sono stati forti perchè l'emergenza è forte. E solo gridando in questo modo, dando retta allo stomaco, magari si ha la possibilità di far capire che le cose, nel nostro paese, vanno come non dovrebbero andare. E non è possibile che certe cose accadano solo qui. Anche se ormai è troppo tardi.

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